Nel sud dello Sri Lanka, due strutture accolgono bambini e bambine in situazioni di vulnerabilità, offrendo loro protezione, istruzione e un futuro migliore.
Il Villaggio delle Bambine di Ibbawale, costruito dalla Fondazione Specchio dei tempi dopo lo tsunami del 2004, inizialmente era un centro medico per il recupero dei feriti e dei traumatizzati. Dal 2011, è stato riconvertito in una struttura di accoglienza per bambine vittime di abusi, violenze o abbandono. Oggi, il Villaggio è gestito da MedAcross, in partenariato con i monaci buddhisti della Southern Province, e rappresenta un rifugio sicuro per 20 bambine. Qui ricevono protezione, supporto psicologico ed educativo, frequentano le scuole pubbliche e seguono corsi di inglese per migliorare le loro prospettive lavorative, soprattutto nel settore turistico. Per le ragazze che lasciano il Villaggio, è previsto un programma di transizione con alloggi protetti a Matara, dove possono continuare la loro formazione professionale ed evitare matrimoni e gravidanze precoci.
A pochi chilometri di distanza, a Kekanadura, si trova Oba Mama Orphanage, un orfanotrofio maschile fondato nel 1990 da una fondazione giapponese, che lo ha sostenuto fino al 2018, prima di ritirare improvvisamente i finanziamenti. La struttura ospita fino a 25 bambini, affidati dal Tribunale di Matara fino al compimento del 18° anno di età. Qui, i bambini vengono seguiti da quattro assistenti a rotazione e frequentano la scuola locale fino ai 15 anni, per poi proseguire con due anni di formazione professionale a Matara, con l’obiettivo di prepararli a una vita autonoma.
Questi progetti rappresentano un faro di speranza per i bambini e le bambine dello Sri Lanka, offrendo loro opportunità di crescita in un ambiente sicuro e accogliente.